Non c'è cosa peggiore per una socità sapere di avere un ladro in casa. Tu tel'immagini se nel tuo ufficio ci fosse qualcuno che si rubasse le matite, le penne oppure non appena ti volti infila le mani nella tua borsa e zac, fa via qualunque cosa?
Cosa faresti?
Beh, cercheresti di scoprire chi sia stato, vero?
Se per esempio imbarchi la tua valigia alle 15 e 40 e questa non viene spedita a destinazione, ma trattenuta, frugata e quindi depredata... la soluzione è abbastanza semplice no?
Per esempio inizierei da quale carrello mi ha preso la valigia e indagherei tutte le persone, una ad una.
E lo farei non dopo un mese; subito. adesso. così evito che questa procedura si possa ripetere e sopratutto darei un segnale molto forte a ogni operatore tentato... perché poi la tentazione è molto forte no?
e tutto il resto delle considerazioni ad esso annesse...
Dare un segnale forte vorrebbe dire che, se oggi un cliente ha subito un furto e lo denuncia, domani si apre l'inchiesta e domani stesso si conclude. nel giro di una settimana non credo che ci sarebbero altri furti, no?
Non è difficile a volte risolvere dei problemi, basterebbe la volontà.
Cara SEA, hai capito l'antifona?
Mi è stato sottratto un HD da cento euro ma contenente circa 4 anni di lavori...
A questo punto chiedo una mano a chiunque possa:
a) farmi (anche in modo privato e illegale) rintracciare il bastardo ladro;
b) farmi recuperare l'HD del portatile (che tra le altre cose non funziona);
c) darmi indicazioni per fare l'azione più forte e decisa possibile per dare un segnale alla SEA: i nostri bagagli devono esser tranquilli e sicuri...
grazie.
mercoledì, dicembre 23, 2009
lunedì, dicembre 21, 2009
se almirante sapesse...
se almirante sapesse che ormai in molti salutano Fini chiamandolo "compagno" e non più "camerata"...
giovedì, dicembre 03, 2009
Metti in circolo il tuo amore
L'internet promossa per ricevere il premio nobel alla pace. Lo dobbiamo a wired italia, alle persone che lo popolano, agli studiosi, agli imprenditori coraggiosi, agli sperimentatori, alle belle persone, agli apocalittici, agli integrati e anche alla bella scrittura di paolo iabichino che ha scritto il manifesto che trovate qui: internetforpeace.org
metti in circolo il tuo amore. Condividi la tua esperienza. Metti in circolo idee, proteste, e smaschera vigliaccate e farabutti:).
metti in circolo il tuo amore. Condividi la tua esperienza. Metti in circolo idee, proteste, e smaschera vigliaccate e farabutti:).
martedì, dicembre 01, 2009
Di metro, di libri e d\'altre sciocchezze
Non è plausibile attendere una metro 20 minuti alle 20, figurarsi 12 minuti alle 18e30. E invece a milano succede. E allora probabilmente pensi di non prenderla più, perché magari perdi il treno per paderno. O l'appuntamento con la tua donna. O la bella e la bestia al teatro nazionale.
Non può un libro di aggiornamento professionale costare 40 euro, perché è una buona cena o un buon paio di jeans.
Riflessioni. I panieri di riferimento all'interno dei quali misurare l'intercambiabilità dei prodotti è cambiata. La metro è nel paniere insieme alla palestra, o al cinema; non più in quello con la bici. Così come i libri che competono con una pizza e non con un seminario. Quindi i panieri di riferimento per un brand è molto cambiato. Fino a spingere il mercato a considerare molto attentamente i consumatori temporanei (quelli da una botta e via per intenderci) che testano un prodotto e poi non lo cambiano con uno di fascia più bassa ma lo sostituiscono con beni di altre categorie: una giornata in una spa sostituisce due happy hours e un taxi forse... Chi l'avrebbe mai detto fino a 3 anni fa?
Questo comporta che le variabili che spingono all'acquisto di un prodotto piuttosto che un altro sono mutate e moltiplicate. Ma esistono delle matrici all'interno delle quali prevedere come il consumatore sceglie. Qui, per esempio si incastrano i miei studi sulla teoria dei giochi applicati alle vendite.
Altro spunto: quali fattori influenzano le scelte? Siete certi ciò che dite di volere sia effettivamente ciò che comprate? Qui si innestano i miei studi sul neuromarketing. Ne vogliamo riparlare?
Non può un libro di aggiornamento professionale costare 40 euro, perché è una buona cena o un buon paio di jeans.
Riflessioni. I panieri di riferimento all'interno dei quali misurare l'intercambiabilità dei prodotti è cambiata. La metro è nel paniere insieme alla palestra, o al cinema; non più in quello con la bici. Così come i libri che competono con una pizza e non con un seminario. Quindi i panieri di riferimento per un brand è molto cambiato. Fino a spingere il mercato a considerare molto attentamente i consumatori temporanei (quelli da una botta e via per intenderci) che testano un prodotto e poi non lo cambiano con uno di fascia più bassa ma lo sostituiscono con beni di altre categorie: una giornata in una spa sostituisce due happy hours e un taxi forse... Chi l'avrebbe mai detto fino a 3 anni fa?
Questo comporta che le variabili che spingono all'acquisto di un prodotto piuttosto che un altro sono mutate e moltiplicate. Ma esistono delle matrici all'interno delle quali prevedere come il consumatore sceglie. Qui, per esempio si incastrano i miei studi sulla teoria dei giochi applicati alle vendite.
Altro spunto: quali fattori influenzano le scelte? Siete certi ciò che dite di volere sia effettivamente ciò che comprate? Qui si innestano i miei studi sul neuromarketing. Ne vogliamo riparlare?
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