giovedì, ottobre 29, 2009

Il ritorno. Dopo 3 anni.

Negli ultimi 3 anni, dopo la mia laurea - sì, ce l'ho anche io, pensavate solo i rossi? - non ho più fatto un intervento in un convegno. Ne avevo uno pronto lì, nel caso in cui n'avessero chiamato, ma ho rifiutato, per vari motivi, tutti gli inviti. Ora ritorno. Ne ho fatti due.

Ho riusato quello di 3 anni fa. Non se ne è accorto nessuno. Sono triste. Il mondo in tre anni non è cambiato. E cosa ancora più triste c'è ancora bisogno di raccontare le stesse cose. Come un mantra. No no no. Non va bene. Rifletterò. Se lo specchio sopravvivrà vi racconterò.

Ah, ovviamente ho parlato di cose nuove: come applicare la teoria dei giochi ai social media e alle vendite.

Il futuro che non avremo forse?

Ieri ho partecipato a una tavola rotonda sulla creatività e l'innovazione organizzata da innovhub e fabrizio bellavista. I relatori erano tutti di super spessore (vi porterò dei link quando sarò su un pc e non sul mio nokia): sala, di testa; lorenzo marini della marini, cernuto e masciari... Ero il più giovane già... E la cosa dovrebbe far pensare un po'... Ma andiamo avanti. Tutti gli interventi son stati di qualità eccelsa ma lorenzo marini, con i suoi racconti e viaggi mentali fuori dagli schemi ha tirato fuori un paio di temi caldi, caldi caldi che vi voglio rilanciare: l'italia è così individualista e solitaria che forse non potrà mai primeggiare in nulla. Potrà però continuare a fare da guida e modello agli altri paesi. Il nostro sistema di imprese basato sulle pmi e fortemente molecolare, ma disconnesso e non atomico; singolare e diviso. Non esistono grandi gruppi in quasi nessun settore e quando esistono non lo sono per fusione ma per acquisizione. Come dire: sappiamo che uniti si vince ma chi se ne frega della vittoria quando posso coltivare il mio orticello? Perché unirmi e rischiare di vincere quando posso arrabbattape e combattere per un misero torsolo di pane? Perché conquistare nuovi orizzonti... In fondo stavamo così bene 30 anni fa anche in italia...

lunedì, ottobre 26, 2009

Massì, oggi si può dare di più

Se è quello che vuoi... Se il tuo capo ti apprezza, ma anche se è un emerito imbecille: di certo si può, dare di più.

Marrazzo con i trans, calderoli che vuole i gatti in aurelia, aurelia che non ne può più dei gatti; finti intellettuali che cercano sedicenti intelligenti per dipingere pagine bianche con calligrafia.

Visto che tutto questo sembra uno schifo il primo contributo non deve arrivare da altri che da te. Dalla tua forza, intelligenza e capacità. Prendi le tue idee e costruisci un futuro potenziale per te e la tua organizzazione. Lotta, combatti, mordi.

Ho assistito a troppa gente sconfitta...

venerdì, ottobre 23, 2009

Il futuro che resiste

A fare il partigiano ormai rimane il futuro. Che resiste per giunta. Alla morte del cinema, a quella della tv, ora quella di libri e giornali... E l'unico che resiste tenendosi stretto è lui, il futuro.

La tv è cambiata, ma non estinta. I libri rimarranno tali a se stessi, solo avranno copertine intelligenti e verranno ospitati da librerie che, dall'isbn prenderanno i tag per suggerirci ordini e allineamenti nuovi. Le copertine saranno hi-touch e intelligentemente scambieranno delle informazioni con le altre se stesse.
Generando delle nuvole di vai semantici. Il giornale non sarà stampato ma scaricato e polarizzato su dei fogli bianchi che avranno la possibilità di far visualizzare anche immagini in movimento. E il quotidiano si aggiornerà come twitter, più volte al giorno e con un semplice F5 e conterrà anche una parte social. La tv invece sarà interattiva per alcuni aspetti specifici: più informazioni con un click, playlist scambiabili, palinsesti rimodellati asseconda dei flussi twitterini.
L'internet l'avremo nel cappello e nel giubbino, e l'interazione avverrà agitando il pollice nell'aria.

E tanto altro.

martedì, ottobre 20, 2009

Oggi, scottex ti ama...

Nel film con stallone che "risorge" dalla clinica di crio conservazione il protagonista si risveglia in un per lui futuro dove la musica in realtà sono i nostri spot pubblicitari. Un film intelligente e interessante...
Era dal mitico personaggio della nestlè, nesquick, di Livraghi che non facevo di un gingle la colonna sonora di una mia giornata. All'epoca avevo 6 anni... Che mi sia rimbecillito? Non so.
Però mi ha stupito.

Considerazione sulla tecnologia e quanto gli artefatti influiscano sull'agire, anche su quello comunicativo. In questo momento non ho la linea sul mio gsm per cui non posso controllare il titolo del film, il regista e il nome del protagonista, ragion per cui il testo rimane comunque parzialmente incompleto. Però avendo 10' da fare in metro e l'artefatto giusto almeno riesco anche oggi ad aggiornare il mio blog e dar valore a chi mi segue. :) tu cosa ne pensi?

lunedì, ottobre 19, 2009

Oggi... Massi, pino daniele

Mi ha emozionato un collega, ha detto cose così, senza spiegare o raccontare. Ognuno interpreta come vuole quella esternazione, ma solo chi ce l'ha nel cuore quel collega si preoccupa veramente di capire.
Mi ha emozionato una amica: elimina l'account da facebook: mi lascia pensare, non è il suo caso, ma in generale che è una forma di suicidio quello di sparire dalla rete delle amicizie, no?
E poi leggo da un'altra amica di come e quanto il Caso possa contribuire nella vita a spostare gli assi del ragionamento, gli aghi delle bilance e i punti di vista.
Mi hanno emozionato tanti altri avvenimenti... Ma questi li volevo raccontare... C'è molta poesia nell'esistenza.
Cruda, dura, pura. Ogni gesto può farti crescere, capire, conoscere... Messe in rete queste esperienze rendono diverso il tuo punto di vista e chissà, forse anche il tuo modo di agire, o forse, al limite anche il tuo agire comunicativo.

Siamo lazzari felici... Quann' piove... Apucundria...

sabato, ottobre 17, 2009

La collaborazione

Uno dei fattori fortemente visibili con la rete è la collaborazione tra gli esseri umani (se pur non fortissima). A pensarci non è così naturale: secondo le teorie dell'agire economico anzi dovrebbe esser il contrario. Ma queste teorie non potrebbero spiegare il comportamento eroico per esempio dei vigili del fuoco statunitensi l'11 settembre o la forte partecipazione civile in abruzzo ad aiutare la popolazione colpita dal sisma. C'è dunque bisogno, e in fretta, di ricollocare in una nuova prospettiva il nostro sguardo su queste teorie e comprendere che forse proprio la reiterazione dei rapporti, proposto dalla rete favorisce lo sviluppo di questo fortissimo senso di collaborazione. Tu cosa ne pensi, come spieghi questa volontà di condividere e collaborare?

lunedì, ottobre 12, 2009

Gli strati della professionalità

Sono un professionista a strati, o meglio, è quello che mi dico oggi riflettendo su di me, la mia esperienza e le mie passioni.
Strato dopo strato ho creato la mia professionalità fatta di "indumenti" diversi, foglie nuove, potature. Quello che sono non è la summa come gli strati di una cipolla, ma l'involucro della cipolla...

Trasporto nel mondo della comunicazione. Il cuore della cipolla può esser il sito o il call center o il tuo libro; tanti e diversi strati: ma è l'insieme degli altri strati che rende cipolla la tua attività. Cipolla, fungo, lattuga, brillante, diamante, ferrari... Secondo ne Stratificare la comunicazione con sapienza deve diventare il tuo must. Che ne pensi?

domenica, ottobre 11, 2009

I vecchi giovani

Non solo la forbice tra veri ricchi e non si è allargata, ma anche la frattura tra giovani e anziani. Anzi: si rimane giovani fino a 45/50 anni, anzi forse fino a quando questo giovane non passerà a diventare anziano, dall'oggi al domani grazie a una premiazione o promozione. Così lo spazio per i veri giovani, i 20enni per intenderci, è nullo, inutile, chiuso, finito. Che peccato.
Forse la mia generazione di 30enni deve lottare per definirsi non giovani e lasciare spazio ai veri giovani... Saltando un turno magari, ma basta far stage a 30 anni, basta partecipare ai concorsi per giovani ecc... No?

giovedì, ottobre 08, 2009

idiozie da terzo millennio

Idiozia uno: l'editore (e premier) si farà giudicare dalla gente, attraverso le televisioni, non per il suo operato ma bensì per i suoi presunti reati (quindi giudizio legale), così che i giudici non possan giudicare.

umh!

Idiozia due: uno stupratore se è anche un premio oscar non deve finire in galera.

Umh!

a me il terzo millennio stupisce sempre un po' di più.

mercoledì, ottobre 07, 2009

Il settore del lusso

Il settore commerciale del lusso e della moda è di mio interesse lavorativo ormai da due anni. È un settore che seguo con molto interesse, e di interesse ne richiama abbastanza, sopratutto perché essendo un settore conservatore per eccellenza diventa interessante seguirne le dinamiche e le innovazioni.

Negli ultimi giorni louis vuitton ha annunciato ai propri fan su facebook di voler metter a loro disposizione lo streaming della sfilata del 7 ottobre. Bene, ha accumulato 100'000 fan in più in 5 giorni. Niente male, no? (ne parlo sul mio blog dedicato al beauty-ads)

per il resto le discussioni si rincorrono, le proposte si inseguono ma i paradigmi nuovi in pochi li han colti. In linea di massima le keywords a mio avviso interessanti per questo settore sono: tempo, identità, show, esperienza, coccole, ritorno dell'incanto.

Perdono valore: il nero, troppo massificato; l'oro, sprezzante; location metropolitane underground: già viste.

Quello che fai, fallo al 100%

Potrebbe esser successo anche a te, o forse no, a te no; uno di quei momenti -non imposta quanto luoghi- in cui ti lasci trasportare dalle correnti e il tuo impegno in tutto ciò che fai non è sempre al massimo. Lo ho fatto, per motivi diversi, per tre anni: è una pessima idea. Fare il meglio di se sempre e in tutto... Tu, cosa ne pensi?

Aggiornamenti da Comunitàzione.it