martedì, febbraio 13, 2007

La confusione e il web 2.0

Che confusione. Tutti parlano del web 2.0, pochi lo conoscono e forse in ancora meno lo hanno compreso.

Ma prima, un breve inciso: odio le diversificazioni eccessive e stupide e le definizioni. Web 2.0 è una definizione stupida che però può servire ad indicare un nuovo passo verso una nuova versione (finalmente) del web. Allora usiamola con parsimonia, e per quanto mi riguarda parlerò del web che finalmente si sveglia e scopre l'interazione vera: il client e il server finalmente dialogano.

Quando si ha a che fare con la comunicazione, ci è stato insegnato alle scuole elementari, si ha un mittente, un ricevente e un canale attraverso il quale far scorrere la comunicazione.

Giochiamo un po' ad individuare questo schema:
chi è il mittente sulla rete?
chi è il destinatario?
cosa rappresenta il canale?

Pariamo da ciò che conosciamo.
Chi è il mittente del libro?
chi è il destinatario?
cosa rappresenta il canale?

Autore-Lettore-Libro (rimescoliamoli nell'ordine giusto)
Autore - Libro - Lettore

Ok, pubblico un testo su questo blog, ergo sono il mittente. E il mio destinatario è un lettore. Il mezzo la rete.
mmmh, ho qualche dubbio, perché se così fosse non ci sarebbe interattività e ipermedialità.
Ok, riproviamoci.
Autore-Rete-Server-rete-Lettore
L'autore scrive, quindi è il mittente, la rete il canale, il dato viene memorizzato sul server. Lì ha la possibilità, per mezzo di una serie di agenti intelligenti, o altri operatori di essere elaborato, quindi viene rinviato per mezzo della rete ad un lettore, il destinatario.

Allora personalmente ho rintracciato un modello diverso di comunicazione (già prima che si parlasse di web 2.0) che prevede che il vero destinatario del mio messaggio sia il server, e che successivamente sia il server a diventare emittente nei confronti del prossimo destinatario.

Mi si potrebbe obiettare che l'analogia del libro non funziona più, ed è proprio questa rispondo io, la diversità che esiste tra un libro (una tv, un giornale ecc.) e l'internet. Per mezzo dell'internet il testo enunciato può subire delle modifiche, delle aggiunte una volta inviato al server, permettendo al server stesso di diventare il mittente del messaggio.

Tutto questo però rimaneva abbastanza statico e all'ombra del calderone del signor Internet (leggete Livraghi al proposito) e invece, l'internet che è una cosa, stava aspettando che qualcuno cogliesse la sua peculiarità: l'interattività. Già, perché l'interattività che abbiamo avuto fin ora era illusoria. Tu chiedevi, lui si informava, caricava nuovamente tutta la pagina e restituiva dei dati. Adesso invece, grazie a tecnologie tipo l'Ajax, tu chiedi, la pagina non cambia e inizi ad interagire con l'artefatto in quanto chiede al server di far da mittente dei messaggi a seconda della tue domande.

Per ora lascio qui questo argomento, sperando di aver suscitato un po' di curiosità (magari anche perplessità) e che si inizi a discuterne con voi...

Le mie sono solo illazioni? stravolgimenti della teoria perchè non la conosco? oppure una discreta osservazione?

Nei prossimi giorni vorrei essere più chiaro, ma prima vorrei leggervi.

Aggiornamenti da Comunitàzione.it