Domitilla Ferrari pone una domanda ai chi scrive gratis per degli editori.
Qui trovate il post
http://www.domitillaferrari.com/semerssuaq/blogger-gratis/
Premetto: stimo Domitilla tantissimo. Trovo le sue domande molto interessanti e ben poste se...
se vale questa distinzione importante:
ci sono i blogger che nella vita
vendono quello che scrivono (chiamiamoli writer/scrittori/giornalisti) — e quindi è lecito chiedergli: perché non
lo vendi sempre e comunque il frutto del tuo lavoro?
— e poi ci sono i blogger che nella vita
vengono chiamati blogger perché scrivono su un blog ma in realtà fanno
altro: Giulio Tremonti lo chiami blogger ma blogger non è; Nichi Vendola, anche Luca Oliverio nel suo piccolo, così come tanti altri...
Sono un "blogger" quindi, ma della seconda categoria; non scrivo gratis per un editore, ma se l'Huffington post me l'avesse chiesto probabilmente l'avrei fatto. E quindi mi sono chiesto: perché?
Andiamo in ordine di importanza:
- perché il mio lavoro non è "vendere ciò che scrivo". Mi occupo di media relation e brand reputation.
- perché penso di voler approfondire / conoscere un argomento;
- per discutere e arricchirmi delle conoscenze altrui ascoltando e leggendo le loro opinioni.
Poi
- perché il mio lavoro è fatto di PR e per quanto mi possa dispiacere ammetterlo è evidente che huffingtonpost.it ha molti più visitatori di Comunitazione.it;
- perché essere tra i 500 blogger del fatto quotidiano o tra i 186 dell'huffingtonpost è diverso dall'essere tra i tantissimi blogger italiani;
- perché scrivere sul blog personale esige che si sia bravi anche nel SEO, SEM, HTML, seeding, social media marketing eccetera; scrivere per un editore spero significhi non dover pensare a tutto questo.
Per quanto piccola sia, Comunitàzione.it è una community composta da 5000 persone /blogger/writer eccetera, che quando pubblica qualcosa — su comunitazione.it — lo fa gratis.
Perché lo fa? Perché comunitàzione.it garantisce visibilità a se, al tema o al brand di cui si vuol parlare all'interno di una comunità di pratica più o meno estesa e valorizzata, che per posizionamento sui motori di ricerca, attività SEO, SEM, e di seeding dell'editore sono maggiori rispetto al blog personale almeno tra le 2 e le 4 volte.
Da questo l'autore ne trae due benefici, uno in termini di visibilità e uno in termini di appagamento; perché è innegabile che chi scrive ha qualcosa da comunicare agli altri; e che l'internet è il luogo ideale per condividere connessioni e conoscenza al fine di arricchire (non economicamente inteso) se stessi e gli altri (non economicamente inteso).