venerdì, aprile 30, 2010

otto ore di lavoro, otto ore di svago, otto di sonno. Il primo maggio

sì certo, è un po' obsoleto dirà qualcuno.
Ormai non è più concepibile lavorare solo otto ore... se vuoi guadagnare devi lavorare di più
Sono certo che qualcuno lo dirà, lo ha detto, lo avrà pensato.
Ma quando nel 1855 in Australia venne coniato lo slogan:  "Otto ore di lavoro, otto di svago, otto per dormire"... e già, c'era bisogno di stabilire delle regole precise.

Ma regola per chi e per cosa?

Regole per te, per me, per tutti noi.

Davvero non riesco a capacitarmi di come anziché considerarla una conquista quella di lavorare il minor numero di ore possibili, per molti sia una sconfitta. Sarà che invece invidino chi ci riesce?
O è davvero così orrendo il potere del denaro da esser diventato per molti l'unico e vero dio?

mmmh, secondo me ci sono un po' di problemi.

Ma vi invito in modo sincero, leale e concreto ad apprezzare il Primo Maggio, a riconsiderarlo un po', e a lottare, uniti, insieme e con gli altri, per il valore del primo maggio, che non è un traguardo secondo me, ma il primo scalino per una vera evoluzione dell'uomo: Otto ore di lavoro, otto di svago, otto per dormire.


Tanto per darvi un po' di storia:
il primo maggio nasce nel 1855 dicevamo. Nel 1886, il 1° maggio cadeva di sabato e in 18'000  fabbriche degli U.S.A. 400 mila lavoratori incrociarono le braccia!

Nella sola Chicago il corteo contava 80 mila persone.  Nei giorni sucessivi tra civili e militari, per vari scontri, morirono più di dieci persone; altri 4 anarchici furono condannati all'ergastolo per quei disordini. Il ricordo dei "martiri di Chicago" era diventato simbolo di lotta per le otto ore e riviveva nella giornata ad essa dedicata: il 1 Maggio. 

Quindi il 1890 si decide con il primo maggio diventa la data unica mondiale per ricordare i "martiri di Chicago" e rivendicare le 8 ore di lavoro, 8 di svago e otto per dormire. Da quell'anno in poi...

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