giovedì, luglio 04, 2013

Sumire, zona moscova

Sumire è un ristorante giapponese gestito da Giapponesì in zona moscova a milano (via Varese, 1).
Piccolo, carino, con personale giapponese che parla italiano col cliente ma giapponese tra loro.
I piatti si presentano molto bene.
I giapponesi che vengono qui a pranzo sono tanti, buon segno no?
Me ne ha parlato una amica, ha ragione è un vero giappo. Promosso a pieno voti. Ho preso un chirashi fantastico, ricco, ben condito, pesce fresco. Bravi.

venerdì, marzo 01, 2013

E ora, cosa succederà? E sopratutto poi... chi saprà raccogliere il vento del cambiamento?

E ora, cosa succederà?
potrà mai Grillo allearsi con il PD? no, certo che no. Se fino a ieri ha professato l'inutilità dei vecchi sistemi, dei vecchi regimi, delle vecchie macchine da combattimento dei partiti, come può oggi allearsi e sostenerne una?

Potrà il PD cedere la vittoria a terzi? no, certo che no. Perchè per quanto possa sembrare strano; e per quanto non lo ammettano gli stessi uomini del PD, l'unico fatto che ci consegna questa boiata di legge elettorale è che il PD ha la maggioranza assoluta alla Camera dei deputati. Quindi ha vinto una camera. Gli manca la stessa condizione al Senato, dove ha comunque la maggioranza, ma relativa. Per cui il dire che "Grillo" è il primo partito è abbastanza un eufemismo. La coalizione del PD ha il 30%; Quella di Grillo il 25%. Ma il PD questa cosa non la sa raccontare; pazienza.

Potrà il PD allearsi con il PDL? no, certo che no. Non scherziamo dai.

Potrà il Presidente della Repubblica sciogliere le Camere? no, certo che no. Non può, perché negli ultimi suoi sei mesi di carica non può più fare queste cose; si chiama semestre bianco.

Potrà il PDL... dai, non siamo sciocchi, questa domanda non ce la poniamo neanche.

Quindi?

Napolitano Presidente del Consiglio? Amato? Ciampi? Draghi?
Siamo seri.

Andiamo a votare, subito? Non si può; bisogna elegere almeno il nuovo Presidente della Repubblica prima. E in tanto cosa facciamo?

L'Italia ha bisogno di manovre urgenti. Quindi che facciamo?

Il PD continua a pensare al proprio orticello — se facciamo questo poi non ci votano; se facciamo questo poi ci votano — Bersani invece ha proposto una cosa seria e concreta. Supportata da Vendola. 8 punti programmatici per mandare avanti la macchina. Poi si decide, magari anche nuove elezioni.

Il PDL: si è ricompattato, forte sotto il suo capo. Ben per loro. Ma l'Italia ha bisogno di una destra sana. Ce la avremo mai?

Il M5S: si sta scoprendo, nel senso che il m5s sta scoprendo se stesso, si sta conoscendo. Grillo deve iniziare a parlare non più ai suoi elettori ma ai suoi eletti; coordinarli, rassicurarli, convincerli — ora che hanno il potere in mano — a usare il cervello come grillo-comanda (no, no, non in senso negativo dai...)

E ora?
E ora Bersani andrà in parlamento, presenterà il suo programma e ascolterà chi sarà disposto a votarlo, senza accordi con nessuno, aspettando uno schiaffo o un applauso al Senato — alla Camera vi ricordo che il problema non sussiste.

E poi... Chi saprà raccogliere il vento del cambiamento?
Ecco, quello che mi interessa è "E poi"?
E poi basta con questo sistema dei partiti così concepito. Il PD si deve rifondare da capo — di nuovo? — sì, nuovamente. Deve mandare via i vecchi — lo spiega bene Michele Serra in questa intervista a Repubblica — la rottamazione chiesta da Renzi è una voce che si estende in tutte le direzioni; perché il PD governa nei comuni — con sindaci che sono lì da 20 anni — nelle provincie — con presidenti delle provincie che erano sindaci, o senatori, deputati eccetera — e le regioni — con presidenti e consiglieri che erano...  —

Tutti dirigenti che non hanno saputo cogliere "lo spirito del tempo". Gente che non ha saputo riconoscere / e prevenire / attutire la crisi, il raddoppio dei prezzi col passaggio all'Euro, l'avanzamento della tecnologie, l'elevato potenziale del digitale terrestre, l'ADSL eccetera.

E' arrivato il tempo, adesso, per chi crede nella politica di riappropriarsene. E che i politici si facciano da parte prima che vengano definitivamente spazzati via, come successo nel maggio del '68.


De André, nel 74 cantava:

Mio padre aveva un sogno comune  / condiviso dalla sua generazione / la mascella al cortile parlava / troppi morti lo hanno tradito / tutta gente che aveva capito.

[...] Ma mio padre è un ragazzo tranquillo / la mattina legge molti giornali  / è convinto di avere delle idee / e suo figlio è una nave pirata  / e suo figlio è una nave pirata.

E anche adesso è rimasta una scritta nera  / sopra il muro davanti casa mia / dice che il movimento vincerà / il gran capo ha la faccia serena / la cravatta intonata alla camicia.

Ma il bambino nel cortile si è fermato / si è stancato di seguire gli aquiloni / si è seduto tra i ricordi vicini i rumori lontani / guarda il muro e si guarda le mani...


mercoledì, febbraio 27, 2013

Cose che ho imparato da queste ultime elezioni

Cosa ho imparato in questa ultima tornata elettorale?

-> 1) che non è corretto dire che chi vota l'uno o l'altro è un deficente.
Ma rimango comunque dell'idea che per votare il nano bugiardolo si debba avere il naso turato, il pelo sullo stomaco, una bella faccia tosta e la voglia di affidare il proprio Paese a un vecchio che in 20 anni non ha fatto nulla. Ma nulla nulla eh. Nulla.
Certo non puoi chiedere a uno di destra di votare Bersani o Grillo; ti diranno che anche tu che li voti devi esserti turato il naso eccetera. Vabeh... avete ragione.
Ognuno è libero di esprimere il proprio consenso verso una parte elettorale piuttosto che verso un'altra.
Ho imparato quindi a rispettare le scelte degli altri; e ad esprimere la mia appartenenza e il mio diniego con più rispetto.

->  2) che non mi piacciono i "se avessimo" e i "avremmo potuto." Perché le lotte nei partiti si fanno nei partiti, nelle sezioni, per strada, nelle piazze, sui tetti e dove volete voi, ma non con i se e con i me ma partecipando e confrontandosi. Ah sì certo, il PD aveva smesso di confrontarsi col "popolo"; il pdl non l'ha mai fatto. Certo: mancava la partecipazione, l'engagement e il confronto. Lo dite a me?
e comunque il problema sono i contenuti, le proposte, le scelte, non il come queste vengono raccontate, quindi non cambiava nulla tra Renzi e Bersani se i contenuti fossero rimasti questi: il PD non aveva i contenuti giusti.
Ho imparato a fermarmi prima; a partecipare prima. Dopo non serve a nulla scambiare un mulo con un cavallo.

->  3) questo Paese è diviso in 4: 1/4 è di sinistra, qualunque cosa succeda; 1/4 e di destra qualunque cosa succeda; 1/4 pensa, sceglie e decide cosa votare; 1/4 si astiene, chissà se a turno o se sempre gli stessi.
Quindi le elezioni si vincono con quel 50% che sceglie chi votare, non l'altro 50% che ha già scelto.

->   4) che il mondo è cambiato profondamente dal 98 ad oggi. Non nella tecnologia ma proprio nelle viscere. Il mondo che conoscevamo è stato cancellato dalla rete; c'è un nuovo mondo, una nuova popolazione, un nuovo modo di intendere e di guardarsi intorno, interconnesso e plurimo. In grado di generare connessioni prima impossibili, in grado di spingere in direzioni diverse.

Aprendo alla:
- democratizzazione;
- partecipazione;
- livellamento.

Ho imparato che io che queste cose le so dovrei smettere di volerle insegnare e imporne l'applicazione

Ultimo, mi piace ricordare una citazione che mi piace tanto. 
Henry Ford diceva: se avessi chiesto alle persone cosa volevano mi avrebbero risposto cavalli più veloci, non automobili.

martedì, febbraio 26, 2013

La mancanza dei leader

Mi stupisce la mancanza dei leader.
Un leader non è l'autista di un bus.
Un leader è la guida turistica sul bus.
Se poi sa anche fare l'autista meglio, ma un leader può non avere la patente C ma saper guidare il turista alla scoperta dei luoghi, delle meraviglie, delle cose nascoste.

E' la capacità che ha avuto Grillo. Quella che è mancata alla Sinistra da dopo Berlinguer ma che in minima parte si potrebbe riconoscere a D'Alema.

Indipendentemente dal risultato politico — leggete Calabresi per farvi un'idea di quel che è successo — si sente la necessità di leader veri.
Non lo è più Di Pietro; non lo è mai stato Alfano. E Bersani è un buon autista di bus, ma non una guida turistica.

La leadership è un'altra cosa.

venerdì, febbraio 22, 2013

Sei nato tigre, forse sei diventato gatto.

Vi voglio augurare un buon fine settimana con una riflessione.

Osservando i gatti si scopre quanto siano simili alle tigri. Non solo fisicamente, ma anche psicologicamente.


Questo qui sopra è il video che ha lasciato pensare.

Il gatto è molto simile alla tigre come si può vedere.
Sono identici nello stile dell'attacco, nella modalità con cui camminano e si preparano a sferrare l'agguato.

Darwin direbbe che probabilmente si è evoluto per vivere in un mutato ecosistema ambientale, diventando non meglio, non peggio, semplicemente un'altra cosa rispetto all'altro.

Assopendo però alcuni istinti, fingendosi un'altra cosa rispetto a quella che è la sua natura.

E io, essere umano sono nato una tigre e sto diventando un gatto?
Sto forse rinunciando alla mia naturale voglia di vivere per lasciarmi addomesticare?
pensavo ieri... mi dispiace non poter vivere la neve; la neve in città è un danno, mi dicono — a Milano per questo motivo hanno seppellito la loro ricchezza: i canali d'acqua; a Napoli le pietre laviche e i lastroni (così cantava Federico Salvatore) "seppelliamoli d'asfalto").
E non solo, continuiamo a rinunciare alla nostra naturale propensione a vivere la natura, le stagioni, ad esplorare il mondo... Ok, è la modernità.
Ma mi sembra che stiamo diventando dei gatti. Da tigri che eravamo.

lunedì, gennaio 28, 2013

Buoncompleanno Jobberone.


Conoscete Jobberone.it?
Richieste e Offerte di Lavoro da tutto il Mondo, con l'hashtag  #t4job. 

Io ho conosciuto l'imprenditore in un bellissimo incontro. Bravo, in gamba, testardo.
Vi elenco un po' di step di Jobberone.it:

25 gennaio 2012 - presentazione del progetto Jobberone con il patrocinio della Regione Lombardia presso gli uffici del Pirellone a Milano
  • 27 gennaio 2012 - messa online della piattaforma
  • febbraio 2012 - stabilizzazione delle funzionalità, debugging e passaggio da beta a 1.0
  • marzo 2012 - inizio fase di sviluppo
  • aprile 2012 - attivazione "I consigli di Jobberone" per arricchire il sito di contenuti e annunci
  • maggio 2012 - presentazione dei progetto ai più importanti blogger del settore a Gardone Riviera
  • maggio 2012 - 12.000 utenti attivi
  • giugno 2012 - pubblicazione app per iPhone
  • luglio 2012 - collaborazione con Mediaset e creazione nuovo blog tematico su TGCOM denominato "Missione Lavoro"
  • agosto 2012 - 18.000 utenti attivi
  • settembre 2012 - restyling grafico e riprogettazione di varie funzionalità più User Frendly
  • ottobre 2012 - apertura contenuti con profili e annunci Seo Oriented
  • novembre 2012 - modifiche di velocità e performance di Jobberone (store location, cache, gzip, bundle)
  • dicembre 2012 - 24.000 utenti attivi
  • gennaio 2013 - lancio della funzionalità TweetForJob (integrazione di Twitter nell'ambito di Jobberone)
  • gennaio 2013 - nuova tipologia di annunci dedicata all'offerta di servizi (baby-sitter, lezioni, traduzioni, ecc.)

Il prossimo futuro di Jobberone. Ecco alcune delle importanti funzionalità che andremmo ad aggiungere nei prossimi mesi:

  • in fase di sviluppo: Pagine Gialle Sociali - apertura dei contenuti ed integrazione di tutte le funzionalità del sito per creare una sorta di grande contenitore di informazioni relative al mondo del lavoro
  • gruppi - funzionalità mirata a favorire l'interazione degli utenti per rendere la piattaforma veramente social e utile
  • utente "Mary" - innovativo sistema di supporto estremamente User Frendly per aiutare gli utenti a sfruttare al meglio le potenzialità di Jobberone
Fateci un salto e ditemi che ne pensate.

Aggiornamenti da Comunitàzione.it