Vi voglio augurare un buon fine settimana con una riflessione.
Osservando i gatti si scopre quanto siano simili alle tigri. Non solo fisicamente, ma anche psicologicamente.
Questo qui sopra è il video che ha lasciato pensare.
Il gatto è molto simile alla tigre come si può vedere.
Sono identici nello stile dell'attacco, nella modalità con cui camminano e si preparano a sferrare l'agguato.
Darwin direbbe che probabilmente si è evoluto per vivere in un mutato ecosistema ambientale, diventando non meglio, non peggio, semplicemente un'altra cosa rispetto all'altro.
Assopendo però alcuni istinti, fingendosi un'altra cosa rispetto a quella che è la sua natura.
E io, essere umano sono nato una tigre e sto diventando un gatto?
Sto forse rinunciando alla mia naturale voglia di vivere per lasciarmi addomesticare?
pensavo ieri... mi dispiace non poter vivere la neve; la neve in città è un danno, mi dicono — a Milano per questo motivo hanno seppellito la loro ricchezza: i canali d'acqua; a Napoli le pietre laviche e i lastroni (così cantava Federico Salvatore) "seppelliamoli d'asfalto").
E non solo, continuiamo a rinunciare alla nostra naturale propensione a vivere la natura, le stagioni, ad esplorare il mondo... Ok, è la modernità.
Ma mi sembra che stiamo diventando dei gatti. Da tigri che eravamo.
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