Voto. Non Voto. Astensione. Schede bianca. L'annullo. Non ho potuto votare.
Emm.... c'è gente che vota. l'80%.
C'è gente che non vota, per scelta (mi includo);
C'è gente che vota scheda bianca;
chi scheda nulla.
Si discute.
Si dibatte.
Ma molti si dimenticano che c'è chi non ha potuto votare. E sono Italiani. Hanno tutti i diritti civili e sociali. Non hanno interdizioni dagli uffici pubblici.
Ma non hanno potuto votare:
- perché fare 2400 chilometri in treno in due giorni è "impossibile" o almeno "allucinante";
- perché prendere un aereo per andare a votare in sardegna, quando si vive a Torino è semplicimente da folli, se lo fai solo per un giorno;
- perché partire da Milano e arrivare a Palermo è un viaggio della speranza, sia in treno che in aereo con le condizioni attuali della compagnia di bandiera e dello scalo di Malpensa;
- perché farsi Milano Cosenza, Cosenza Milano, in due giorni, solo per esprimersi se si preferisce farsi uccidere dalle autoproteste della sinistra, o dalle non leggi della destra, lo ritiene inutile, superfluo e sopratutto uno spreco di risorse anche energetiche.
Ma queste considerazioni non vengono mai prese in considerazione quando si conteggia il 20% degli astenuti, pochi vero, ma forse determinante.
E poi, in più... nessuno considera che le liste elettorali sono così vecchie, che capita, che paesi che per l'ISTAT hanno solo 15'000 abitanti, abbiano ben 20'000 votanti.
Di tutto ciò continuo a stupirmene, forse pià stupito del fatto stesso di stupirmene ancora.
lunedì, aprile 21, 2008
giovedì, aprile 10, 2008
il tempo passa, lo sanno tutti?
Il tempo scorre, va avanti. Come una goccia d'acqua immersa in un fiume, ogni secondo è diverso dal precedente.
L'internet ha permesso alle gocce di viaggiare ad una velocità maggiore, aumentando la corrente e i venti di trasformazione.
venti di trasformazione, da sottolineare.
Molta gente legge usability homepage, scritto (per l'italia) nel... 2004?! (4 anni fa) e continua a pensare che quelle regole siano ancora valide.
Ne enuncio una: la pagina del sito deve esser lunga quanto la schermata del video, perché l'utente si secca a dover scorrer la pagina.
Al mouse dal 2000 è stata aggiunta la rotellina di "scrool", fantastica poi quella a 360° del mouse mac.
Ma la gente continua ad enunciare la legge di Nielsen dimenticandosi il nuovo mouse, l'abitudine degli utenti ai blog e tutto il resto.
E sopratutto sottovalutando la "nuova" fruizione che si ha del web.
Il tempo passa, i cervelli si fermano.
i cervelli si fermano? e perché mai!
oddio, il mio è in moto, in auto e in aereo.
Che sarà anche una frase piena di stronzate; ma è una frase che ha un senso se tirata fuori da una campana di vetro. Perché molta gente ha il cervello in moto, come tutti gli altri, solo in moto. Amo la gente che ha il cervello in auto, in aereo, in nave, nel vento, nel cielo e sopratutto nel cuore. C'è gente che cel'ha solo in moto; e averlo accesa, la moto, è gia tanto per tantissimi altri.
Ma di questo mi stupisco. Voi?!
L'internet ha permesso alle gocce di viaggiare ad una velocità maggiore, aumentando la corrente e i venti di trasformazione.
venti di trasformazione, da sottolineare.
Molta gente legge usability homepage, scritto (per l'italia) nel... 2004?! (4 anni fa) e continua a pensare che quelle regole siano ancora valide.
Ne enuncio una: la pagina del sito deve esser lunga quanto la schermata del video, perché l'utente si secca a dover scorrer la pagina.
Al mouse dal 2000 è stata aggiunta la rotellina di "scrool", fantastica poi quella a 360° del mouse mac.
Ma la gente continua ad enunciare la legge di Nielsen dimenticandosi il nuovo mouse, l'abitudine degli utenti ai blog e tutto il resto.
E sopratutto sottovalutando la "nuova" fruizione che si ha del web.
Il tempo passa, i cervelli si fermano.
i cervelli si fermano? e perché mai!
oddio, il mio è in moto, in auto e in aereo.
Che sarà anche una frase piena di stronzate; ma è una frase che ha un senso se tirata fuori da una campana di vetro. Perché molta gente ha il cervello in moto, come tutti gli altri, solo in moto. Amo la gente che ha il cervello in auto, in aereo, in nave, nel vento, nel cielo e sopratutto nel cuore. C'è gente che cel'ha solo in moto; e averlo accesa, la moto, è gia tanto per tantissimi altri.
Ma di questo mi stupisco. Voi?!
martedì, aprile 08, 2008
user generated content
User generated content, è questo il web vero?
beh, gli utenti hanno imparato a farlo, anzi, selo sono inventato, questa è la verità.
L'evoluzione biologica della rete è stata spinta dagli utenti verso questa direzione: sempre più contenuti etero-diretti e etero-prodotti; una spinta propulsiva che ha generato forte consenso verso nuovi strumenti del comunicare: i blog ad esempio, tumblr, twitter e gli altri.
Le aziende però son rimaste a guardare. Ma l'affermazione è vera in parte.
Sono rimaste a guardare vero, ma a guardare i loro "esperti", comunicatori, agenzie, consulenti, advisor.
Tutta gente che fa un gran parlare di comunicazione 2.0, web 2.0, giornalismo 2.0 e poi... poi invia a tutte le testate giornalistiche, anziché un fax un email, a tutti la stessa, perché gli venga pubblicato il comunicato stampa (questo quando va bene, ovviamente, perché nel peggiore dei casi questa cosa neppure viene presa in considerazione).
Qualcuno per fortuna ci prova ad inviare agli "influencer" i propri prodotti o delle comunicazione accattivanti e personalizzate.
Ma ancora siamo mooooolto lontani dallo user generated content per quanto riguarda le agenzie di comunicazione, di pr, di marketing e sopratutto degli uffici stampa.
Aprirsi un account su una community non costa nulla; personalizzare il messaggio per quella community pochissimo tempo; pubblicarlo da soli, da content generator altrettanto poco.
E allora? cosa succede? Perché non viene fatto?
Con il web il giornalista sei tu! ma questo le aziende e chi dovrebbe curargli la comunicazione sene dimentica.
peccato. A me non può che stupire, a voi?
beh, gli utenti hanno imparato a farlo, anzi, selo sono inventato, questa è la verità.
L'evoluzione biologica della rete è stata spinta dagli utenti verso questa direzione: sempre più contenuti etero-diretti e etero-prodotti; una spinta propulsiva che ha generato forte consenso verso nuovi strumenti del comunicare: i blog ad esempio, tumblr, twitter e gli altri.
Le aziende però son rimaste a guardare. Ma l'affermazione è vera in parte.
Sono rimaste a guardare vero, ma a guardare i loro "esperti", comunicatori, agenzie, consulenti, advisor.
Tutta gente che fa un gran parlare di comunicazione 2.0, web 2.0, giornalismo 2.0 e poi... poi invia a tutte le testate giornalistiche, anziché un fax un email, a tutti la stessa, perché gli venga pubblicato il comunicato stampa (questo quando va bene, ovviamente, perché nel peggiore dei casi questa cosa neppure viene presa in considerazione).
Qualcuno per fortuna ci prova ad inviare agli "influencer" i propri prodotti o delle comunicazione accattivanti e personalizzate.
Ma ancora siamo mooooolto lontani dallo user generated content per quanto riguarda le agenzie di comunicazione, di pr, di marketing e sopratutto degli uffici stampa.
Aprirsi un account su una community non costa nulla; personalizzare il messaggio per quella community pochissimo tempo; pubblicarlo da soli, da content generator altrettanto poco.
E allora? cosa succede? Perché non viene fatto?
Con il web il giornalista sei tu! ma questo le aziende e chi dovrebbe curargli la comunicazione sene dimentica.
peccato. A me non può che stupire, a voi?
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