Continuiamo a discutere del web 2.0 e, come nei predenti post, cercherò di approfondire il mio raggionamento sragionato a tratti magari, sull'importanza di scoprire che la comunicazione nel web 2.0 si trasfroma soprattutto nel fatto che il server diventi mittente del messaggio.
In un blog, ho trovato un interessante riproposizione dei modelli comunicativi on line
http://italovignoli.wordpress.com/2005/02/15/i-modelli-di-comunicazione-e-la-rete/
Come tutti sanno la tv è un media uno a molti, così come il libro o la radio. La lettera privata, così come la comunicazione faccia a faccia è una comunicazione "uno a uno" e non "uno a molti" o "molti a molti".
Dei siti web tutti ne parlano ma in pochi siamo riusciti a capire se sia da definire come una comunicazione uno a uno, o uno a molti. Alcuni (tra cui il post nel blog di Italo Vignoli) si spingo a parlare di comunicazione uno-a-uno-molti-a-molti...
un ibrido insomma.
Ma il web 2.0 poggia fortemente sul fattore che il browser, il tuo browser, inteso come quello di ogni singolo utente, può comunicare con il server e richiedere risposte specifiche. Ciò richiedere una rielaborazione del messaggio solo per me.
Se allora concepiamo il server come emittente del messaggio potremmo spiegare facilmente il modello di comunicazione che si instaura con il web 2.0 ovvero il tuo browser comunica in modo diretto, sincrono, unico e bidirezionale con il server (non con l'autore del messaggio) e il server risponde in modo specifico e "singolare" ad ogni browser.
Per intenderci ancora meglio: abbiamo visto prima come il web nasca dall'esistenza di URL fisici (indirri web appunto) che i browser interrogano per ottenere come risposta il messaggio inizialmente scritto da un mittente. Tu ti colleghi su www.google.it e ricevi in risposta quello che l'autore del messaggio hanno pensato per te e lo ricevi uguale a tutti gli altri che si collegano ad un url fisicamente presente su un server.
Cioè quella è comunicazione uno-a-molti: un messaggio scritto, questo post per esempio con un url fisico, scritto da me (che sono il mittente) e che arriva tale e quale a tutti i lettori.
Quando è il server invece a diventare il mittente del messaggio, tu chiedi l'url fisico news.google.com ma il server di google elabora, a seconda delle tue ricerche precedenti, delle risposte specifiche per te, che saranno diverse a quelle i tanti (potenzialmente tutti) gli altri.
Quindi non l'autore non è più la coppia formata da Sergey Brin e Larry Page ma direttamente il server.
Provate a loggarvi su google, effettuare alcune ricerche, poi telefonate un vostro amico e chiedete quali sono i suoi risultati nelle prime posizioni di google e ripetete l'operazione con altri amici che siano anch'essi loggati e che abbiamo effettuato ricerche diverse dalle vostre per diversi giorni.
Per risparmiarvi tempo vi dico che con Alessandro Mirri spesso ci siamo divertiti a constatare le differenti risposte che google forniva alle mie ricerche e alle sue...
Per esempio: a me in questo momento google news mi fornisce in home page e senza fare ricerche, risultati che riguardino notizie della Calabria, di una cittadina, San Giovanni in Fiore e varie notizie sulla tecnologia e la comunicazione. A voi? non credo che a tutti voi fornisca notizie sulla mia città d'origine, appunto San Giovanni in Fiore...
quindi chi è l'autore del messaggio? Sergey Brin e Larry Page o il server?
Bene, assodato che sia il server cosa comporta ciò per noi che ci occupiamo di comunicazione?
Sapere per esempio che con il web 2.0 (ma chiamiamolo semplicemente web) possiamo instaurare con i nostri lettori una comunicazione uno-a-uno utilizzando la capacità di dialogo tra il nostro server e il browser di ogni singolo destinatario del messaggio...
Per esempio su www.comunitazione.it facemmo un esperimento dove il server rielaborava, a secondo della stringa di partenza sui motori di ricerca dei nostri utenti, per ognuno di loro risposte diverse come suggerimento di approfondimento per le proprie ricerche di testi sulla comunicazione.
Questo è un primo passo. Ma ci sono tanti altri tipi di applicazione possibile, l'importante è scoprire che adesso il server e il browser instaurano il dialogo uno-a-uno e potrebbero non interromperlo mai, se solo noi imparassimo a farlo instaurare.
Parlerò ancora di questo tema, magari anche continuando a ricevere le vostre sollecitazione, e subito dopo inizierò a fare degli esempi pratici di applicazione di questa concezione nuova del server, soprattutto da un punto di vista comunicativo prima, ed economico subito dopo.
a presto.
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