martedì, gennaio 01, 2008

il valore son le persone

Leggo, per fortuna.
E ho delle idee. Tante. E su molti concetti che riguardano il marketing, la comunicazione e l'internet, cerco di farmi una "mia idea" sul funzionamento.

Spesso sento parlare dell'importanza delle relazioni.
In questi giorni invece sto ponendo l'accento sull'importanza delle persone.


Concetto banale, ma chiave.


Durante le mie letture spesso mi capita di trovare autore che "la pensino come me", e di costruire un fil rouge nelle mie letture.
Ho acquistato e letto Mindfuncking: ritrae alcune delle mie idee, ma ahimé non le spiega da un punto di vista scientifico e soprattutto: perché diamine non esiste una bibliografia in questo libro?! abitudini cattive date dall'uso dei blog e dell'internet credo.

Invece "o meglio o niente" di Jim Collins mi fa pensare all'importanza che le persone hanno nello sviluppo aziendale, personale e per la ricerca della felicità, in senso lato intesa.


Senza Gianluigi Zarantonello per esempio, Comunitàzione.it non sarebbe mai diventata quello che è oggi. Una persona. E senza le idee e il supporto di Leandro Agrò forse non avrei mai creato un CMS da zero solo per comunitazione.it: e quindi comunitazione sarebbe sparita ugualmente.


Certo, si dice che nessuno è indispensabile: ma sono d'accordo in parte.
Ci sono persone che se non altro sono difficilmente sostituibili. Lo si può fare, ma bisogna cambiare un dieci con un dieci, un mediano di spinta con un mediano di spinta, una punta con una punta... non una punta con un difensore, per intenderci calcisticamente.
Ovvietà direte voi. Ovvietà che mi sorprende osservare, non vengano osservate. Cioè: quante sono le aziende che non hanno le persone giuste? e che non puntano sulle "giuste" che sono già al loro interno?

Conosco centinaia di aziende. Parlo molto con i dipendenti. Anche con i "capi" o CEO, se preferite. Molti dipendenti non vedono l'ora di cambiar lavoro. Altri stanno cercando seriamente un nuovo posto di lavoro.
Alcune di queste meglio sene vadano, sarà un sollievo non solo per il CEO ma anche per i colleghi. Altre invece... ahimé, perse loro sarà difficile risalire la china per l'azienda.
Ne ho avuto di esempi sotto mano... Soci che si dividono per esempio, e poi nessuna delle due aziende è più un "azienda eccellente"; attenzione, non parlo di sopravvivenza, a quella bene o male le aziende italiane sono abituate, parlo di produttività e profitti; giusta equazione tra impegno e riscontro; tra spesa e profitto; tra investimenti e ricavi.

Puntare sulle persone giuste è più che mai importante.
Ci sono aziende che hanno dentro un numero 10. Lo trattano da numero 4 e probabilmente, non solo lo sottavalutano, ma sono certe di poterlo sostituire facilmente. Quando sene andrà però, il CEO inizierà a cercare un sostituto. Lo troverà dopo, per esempio, 3 mesi... e ammesso che ne sia all'altezza: in quei tre mesi cosa è successo all'azienda?

Il valore sono le persone. Le relazioni possono essere di facciata, finte, tarocche; le persone sono autentiche, vere e reali, oltre che regali.
In questo 2008, personalmente, punterò tutto sulle persone.

Una compagna, una moglie, una fidanzata potrà esser sostituibile vero, ma la vostra? è sostituibile?
Se siete stanchi del rapporto e siete certi che possiate trovare di meglio: fatelo subito, perdete meno tempo, meno energie e diminuirete il vostro stress.
Ma se è la persona giusta amatela, onoratela e fate in modo che non sia lei a volervi sostituire.

Ho sbagliato in questo ragionamento?
Se non ho sbagliato: perché diamine lavorate in aziende che non vi piacciono, e ancora di più perché voi CEO avete dipendenti che non vi piacciono?
Emm... e siccome ne avete che vi piacciono, dedicategli tutto il vostro amore: certo nessuno è indispensabile, ma alcuni sono difficilmente sostituibili.

Circordarsi delle persone giuste, dialogare, discutere e incavolarsi, animarsi e farsi animare dalle persone giuste. Cercare l'eccellenza sempre e comunque.

Sono sempre molto selettivo nelle mie amicizie: chiedo quello che do: onestà, impegno, sincerità e lealtà. Lo faccio nel lavoro anche. Lo pretendo da me nella vita.

Per le aziende il ragionamento non credo cambi. La persona giusta può far svoltare un settore dell'azienda... cerchiamole: questa sarà la mia unica ricerca del 2008.

1 commento:

leeander ha detto...

Una volta mi è stato chiesto quale fosse il mio incarico in azienda, ed ho risposto che "producevo valore", nel senso che -tramite il mio operato- la società per la quale lavoravo, valeva più denaro.

Un altra volta mi è stato chiesto cos'è il talento, ed ho risposto che era la predisposizione mentale che ha chi non si accontenta mai della prima impressione e non smette mai di imparare. Il talento non è mai la conoscenza che hai già acquisito o il metodo che applichi. Non è neanche una cosa 100% di pancia o un'arte. E' il modo con cui affronti il tuo prossimo task, e ne risolvi le parti incognite o -se non le risolvi- te ne accoli i rischi insiti e muovi il prossimo passo.

Le persone che tu cerchi sono principalmente persone di valore e di talento che -per le loro instrinseche caratterischiche- sfuggono agli schemi di classificazione. Per questo spesso lavorano in posti strani e non in grandi aziende. talvolta, se la fortuna gli volta le spalle, sono un po' come Hiro Protagonist: dei del metaverso (o del condomio o del paesello) e corrieri della Pizza nel "mondo reale".

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