lunedì, giugno 25, 2007

...che la creatività italiana venga presa a pesci in faccia

Mi stupisce, sì.
Torniamo massacrati dai Leoni di Cannes. Poteva andar peggio però, perché al peggio non v'è mai fine.

Ma siamo andati malissimo. Diciamocelo.

La colpa secondo le agenzie è che i clienti sono poco ricettivi.
La colpa secondo i clienti è che le agenzie sono lente, prevedibili, e con poca passione.

La verità starà a metà strada.

Il tema di quest'anno del convegno inaugurale di Creatives are bad sarà: Clienti e agenzie: due lingue diverse?
Lo decidemmo con anticipo sui risultati di Cannes.

E allora perchè dovrebbe stupirmi che la creatività italiana non venga "premiata" ne dai risultati ne dai festival vari?

Perché credo che le agenzie siano troppo attente a guardarsi nello specchio è dirsi: sono bella e brava; e dimenticano che oggi non è ieri, e soprattutto non riescono a capire cosa sarà domani.

Troppo tempo hanno impiegato grandi agenzie ad entrare nell'internet. Troppo tempo stanno impiegando a creare valore per i propri clienti con l'internet.
Non significherà tantissimo, ma è un indicatore: le agenzie sono statiche e ipostatizzate. Non mi stancherò di pensarlo, fin quando non cambieranno atteggiamento.

E credo anche che la poca presenza di giovani nelle grandi agenzie sia per loro deleterio: energie fresche, forze giovani potrebbero come minimo svecchirvi le idee e farvi guardare con più facilità il presente e il futuro. Nuovi creativi potrebbero darvi una buona spinta.

Ma mi stupisce che non lo si faccia. I giovani fuori dalla porta delle agenzie a "fare esperienza", e quando l'avranno fatta, e saranno "non più giovani" potranno accedere per svecchiare, da vecchi, le agenzie.

Che paradosso del cavolo.
Il dialogo con il cliente sarà anche difficile: ma 'sta cosa qui... dai, raccontatemi un po' le vostre storie: quanti anni avete, dove fate i creativi e... a quanti anni siete entrati in agenzia?

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