Mi stupisce, sì.
Torniamo massacrati dai Leoni di Cannes. Poteva andar peggio però, perché al peggio non v'è mai fine.
Ma siamo andati malissimo. Diciamocelo.
La colpa secondo le agenzie è che i clienti sono poco ricettivi.
La colpa secondo i clienti è che le agenzie sono lente, prevedibili, e con poca passione.
La verità starà a metà strada.
Il tema di quest'anno del convegno inaugurale di Creatives are bad sarà: Clienti e agenzie: due lingue diverse?
Lo decidemmo con anticipo sui risultati di Cannes.
E allora perchè dovrebbe stupirmi che la creatività italiana non venga "premiata" ne dai risultati ne dai festival vari?
Perché credo che le agenzie siano troppo attente a guardarsi nello specchio è dirsi: sono bella e brava; e dimenticano che oggi non è ieri, e soprattutto non riescono a capire cosa sarà domani.
Troppo tempo hanno impiegato grandi agenzie ad entrare nell'internet. Troppo tempo stanno impiegando a creare valore per i propri clienti con l'internet.
Non significherà tantissimo, ma è un indicatore: le agenzie sono statiche e ipostatizzate. Non mi stancherò di pensarlo, fin quando non cambieranno atteggiamento.
E credo anche che la poca presenza di giovani nelle grandi agenzie sia per loro deleterio: energie fresche, forze giovani potrebbero come minimo svecchirvi le idee e farvi guardare con più facilità il presente e il futuro. Nuovi creativi potrebbero darvi una buona spinta.
Ma mi stupisce che non lo si faccia. I giovani fuori dalla porta delle agenzie a "fare esperienza", e quando l'avranno fatta, e saranno "non più giovani" potranno accedere per svecchiare, da vecchi, le agenzie.
Che paradosso del cavolo.
Il dialogo con il cliente sarà anche difficile: ma 'sta cosa qui... dai, raccontatemi un po' le vostre storie: quanti anni avete, dove fate i creativi e... a quanti anni siete entrati in agenzia?
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