domenica, giugno 03, 2007

pensare globale ed agire locale.

No.

Mi stupisce che mi sia venuta in mente questa stronzata.
Ma è un modo di ragionare.
Mi serve credo.

Dai, ci proviamo insieme? io butto giù un po' di cose, come mi capita solitamente, cerco di (s)ragionare da solo... poi magari mi dai una mano, vediamo che ne vien fuori...

Non sarebbe meglio pensare locale, agire globale?
lo trovo qui
http://www.accenture.com/Countries/Italy/Research_And_Insights/Outlook/outlook_riboud.htm
Accenture.

Pensare globalmente ed agire localmente.

Sinceramente sto pensando localmente, per agire globalmente.

Non so chi dei due abbia ragione.

Se penso al globale inizio ad aver paura, a confondermi, a voler tuffarmi nel mare e arrivare a nuoto a New York, partendo dai miei bei 1100 s.l.m.

Se penso locale, vedo la s.s. 107, vedrò un aereoporto a Crotone, forse arriverò a New York.
E' anche vero che forse non partirei proprio. Però ho una possibilità in più di arrivarci mi pare, al mio obiettivo.

Le solite menate da adrenalina comunicativa? Oppure sensate sensazioni?

Se un mio cliente mi chiede di creargli un sito web o una comunicazione, e mi dimentico che il suo settore principale, magari è un ristorante, è il luogo preciso in cui è disposto, l'incrocio a destra, l'ingresso nel paese, i 300 metri di raggio intorno alla sua attività commerciale... sto pensando globalmente, perché gli creo un bel sito web, la pubblicità magari che esce su viaggi di repubblica... ma mi rimane con il ristorante vuoto.
Vado per farmi pagare e mi prende a pesci in faccia, o no? (se ha i soldi ancora per comprarli i pesci).

No, in comunicazione almeno, voglio pensare localmente ed agire poi magari per il globale, per aumentare *dopo* i suoi ritorni.

Questa cavolata del globale/locale mi serviva solo per... mi stupisco davvero molto a vedere come molte aziende investano soldi nella pubblicità in modo sbagliato, proponendosi mete esageratamente ampie e tralasciando il mercato più vicino al proprio naso. Se iniziassero a pensare al locale e poi ad agire su vasta scala, in un secondo momento, quando hai una posizione consolidata alle spalle, non sarebbe meglio?

E il viral marketing... beh, credo che stiker e cartoline, palloncini, applicazioni adesive, targhe, frecce, modelle, t-shirt, bambini che si affollano alla vetrina... dovrebbero esser fatti vicini il punto vendita, ma non per fare marketing virale, no... semplicemente per pensare al luogo.

p.s.
forse in realtà pensare globale vuol dire pensa a tutto; agire locale, forse vorrà dire: pensa prima a dove metti i piedi.

p.p.s.
Vista la mia confusione sull'argomento, anziché inviare le mie solite duemila email per chiarirmi il concetto, qualcuno di voi può darmi una mano?
grazie.

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